Un lunedì pomeriggio di settembre abbiamo percorso a piedi la nostra città inseguendo e giocando con bravissimi danzatori e danzatrici.
Siamo partiti da Piazza del Popolo e chiacchierando non ci stavamo accorgendo che lo spettacolo era già iniziato. Una coppia di giovani artisti hanno iniziato a camminare per le vie, voltandosi indietro chiedendoci con il loro sguardo fresco e furbetto di seguirli. Sulle spalle portano uno zaino tecnologico che amplifica il suono dei loro passi, facendoci sentire in montagna.
Giochiamo con loro a una vera, tanto quanto improbabile, cordata: i due artisti hanno “scalato” le vie della città utilizzando prima le fessure tra il porfido – come se fossero le insenature di un pendìo – poi i nostri piedi, coinvolgendoci in una divertente arrampicata “orizzontale”. Una volta attraversato il sottopassaggio della stazione, ci ritroviamo nella bellissima Darsena e proseguire in questo gioco con altri artisti talentuosi.
Il nostro pomeriggio non poteva finire meglio: un aperitivo organizzato dal festival in compagnia degli artisti, i quali si sono raccontati entrando nei dettagli delle loro idee creative, hanno condiviso curiosità dei processi creativi e hanno dialogato sul concetto di danza urbana. È stata un’esperienza arricchente sentire la voce diretta degli artisti e avere l’occasione di ascoltare come nasce un’idea e come questa possa risuonare con differenti spazi urbani delle città. Parlando con loro abbiamo davvero scoperto un nuovo modo di vedere e pensare la danza.
Leonardo