Sguardi e riflessioni dal Festival Ammutinamenti

Festival Ammutinamenti 2024 | Athletes Ravenna

Dispositivi dell’esistente. Note su Ammutinamenti Festival 2024
Cose che capitano: il sito della rivista Gagarin Orbite Culturali è stato pesantemente hackerato.

Per quasi un mese è stato offline.
Ora è ripartito.
Anche se disfunzionale rispetto alla velocità del web e all’iper-velocità del consumo social, questo non voluto stop ha permesso di far emergere un possibile fil rouge per connettere quanto ho avuto occasione di incontrare ad Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore 2024 ormai un mese fa a Ravenna.
Lo individuo, azzardo, in un’attitudine fenomenologica, finanche zen -nel senso dell’accoglimento e dell’elementare ostensione di quel che c’è- di alcuni dispositivi coreografici presentati: come se affidarsi al reale fosse una possibile chiave per rendere plausibile un’arte che, com’è noto, nell’esatto istante in cui accade, letteralmente scompare.
Va da sé: non è scopo di queste poche righe esaurire la ricca varietà di percorsi tanto difformi rispetto a persistenza, estetiche, tecniche e poetiche.

Lo sguardo di Michele Pascarella su www.gagarin-magazine.it


Ammutinamenti 2024. A Ravenna la danza in Controtempo
Una corsa contro il tempo nell’affanno di una trafficata autostrada, ancora affollata da auto in rientro dalle vacanze. Improvvisa arriva quindi la calma del fiume e del suo lento scorrere in uno scenario di abbandono industriale che la natura cerca di riconquistarsi nel degrado. Siamo alla Darsena di Ravenna, e precisamente all’ex Consorzio Agrario, una vasta area dismessa costellata di container ed edifici in abbandono.
È qui che ci ha condotto, in questa giornata di settembre, il Festival Ammutinamenti nella sua XXVI edizione dal titolo “Controtempo”. 

Continua a leggere il racconto di Stefania Zepponi su www.klpteatro.it


L’effervescenza della Vetrina della giovane danza d’autore 2024
Dal 12 al 14 settembre siamo tornati ancora una volta a Ravenna, e con grande curiosità, per la nuova edizione della Vetrina della giovane danza d’autore, la piattaforma nazionale che segue le nuove generazioni di artisti e artiste della danza autoriale contemporanea del nostro Paese. L’evento si è tenuto come di consueto nell’ambito del più ampio e diversificato festival Ammutinamenti, quest’anno giunto alla ventiseiesima edizione.

Lo sguardo di Mario Bianchi su alcune delle creazioni della Vetrina su www.klpteatro.it


Iperrealtà, magismo e frammenti d’amore alla Vetrina della giovane danza d’autore a Ravenna
L’eterna persistenza del fascismo italiano la possiamo leggere anche in palazzacci come questo di Piazza Kennedy a Ravenna – ma potremmo essere in qualsiasi città di provincia. Freddo fondale che non si integra con i bei palazzi storici della piazza, la gigantesca Casa del Mutilato di Guerra riporta sulla facciata un verso di Dante: Dall’alto scende virtù che m’aiuta. Motto che non risulterà beneagurante per la ragazza che all’improvviso vediamo pattinare sui roller, la mano armata di uno smartphone in perenne funzione auto-ritrattistica, il sorriso irrigidito in una smorfia. Inizia così Swan, rabbrividente performance ideata da Gaetano Palermo e interpretata da Rita Di Leo, inserita nella Vetrina della giovane danza d’autore, organizzata dal Network Anticorpi XL nell’ambito del Festival Ammutinamenti.

Olindo Rampin condivide le sue riflessioni su www.paneacquaculture.net