Giovane danza italiana

Luogo

Artificerie Almagià
via dell'Almagià 2
Categoria

Data

Set 14 2025

Ora

14:30

Costo

ingresso gratuito - prenotazione consigliata

Appunti di Giovane Danza Italiana

condivisione dei primi materiali di ricerca coreografica delle creazioni vincitrici del progetto Giovane Danza Italiana
Echo Chambers – un amore senza fine di Vittorio Pagani
YOUR TACTILE IDENTITY di YoY Performing Arts, IVONA & Michele Ifigenia/Tyche

Dal 10 al 14 settembre 2025, il Festival Ammutinamenti ospita a Ravenna la prima residenza dedicata alle creazioni vincitrici del progetto Giovane Danza Italiana, offrendo agli artisti e alle artiste coinvolte un tempo e uno spazio per avviare la propria ricerca coreografica. Questa tappa di lavoro rappresenta non solo l’occasione per iniziare a delineare i primi materiali di ricerca, ma anche un’opportunità per costruire connessioni significative con altri/e protagonisti/e della comunità dello spettacolo dal vivo. Un’esperienza pensata per nutrire lo sviluppo delle due creazioni e stimolare un dialogo profondo tra artisti/e, operatori e operatrici e comunità.

Giovane Danza Italiana è un progetto promosso da CapoTrave/Kilowatt, Anghiari Dance Hub e Cantieri Danza, con l’obiettivo di supportare la crescita professionale di giovani autori e autrici under 35 attraverso un sostegno economico alla produzione, spazi adeguati alla ricerca e incontri con diversi professionisti/e del settore e operatori e operatrici nazionali e internazionali. Il progetto ha selezionato due proposte coreografiche inedite, una con tre interpreti e l’altra con cinque, incoraggiando processi produttivi che superino il formato del “solo coreografico”. Un’occasione, per gli autori e le autrici, di sperimentare la trasmissione del proprio linguaggio autoriale e confrontarsi con la scrittura coreografica per più interpreti.
I vincitori e le vincitrici del bando nazionale – chiusosi lo scorso 4 maggio – saranno accompagnati in un percorso produttivo della durata di un anno (luglio 2025 – luglio 2026), che si svilupperà negli spazi dei 3 partner promotori tra Ravenna, Anghiari e Sansepolcro, intrecciando le diverse progettualità ed mettendo in relazione gli artisti e le artiste con le comunità e i pubblici dei territori coinvolti.
Il sostegno ai due progetti artistici si articola in un premio di produzione del valore di 15.000€ (per la produzione con 3 interpreti) e uno del valore di 25.000€ (per la produzione con 5), tutoraggio in drammaturgia della danza, disegno luci e accompagnamento artistico da parte delle direzioni dei tre partner, 30 giorni di residenza artistica distribuiti tra Ravenna (5 giorni), Anghiari (17 giorni tra gennaio e febbraio 2026) e Sansepolcro (8 giorni a maggio 2026) e incontri con le comunità di spettatori e spettatrici nei territori coinvolti. Le creazioni debutteranno nel luglio 2026, nell’ambito della XXIV edizione di Kilowatt Festival.

 

Echo Chambers – un amore senza fine di Vittorio Pagani
Che cos’è davvero un applauso? Cosa si cela in questo rombo che ci accompagna da secoli? Echo Chambers – un amore senza fine è una performance di danza contemporanea che indaga la natura dell’applauso: gesto di consenso, risposta automatica, ricompensa, arma.
Chi guarda Echo Chambers diventa parte attiva di un rituale collettivo: si applaude prima, durante, dopo. Applausi campionati, sovrapposti, deformati.
Applausi che, provenendo dal nulla, diventano maree irrequiete di un tempo senza gran finali.
In questa camera dell’eco, il suono delle mani non è più celebrazione, ma rumore di fondo.
In questa camera dell’eco, una standing ovation che invece che sollevare e unire, diventa coro in cui il nostro suono si perde.


YOUR TACTILE IDENTITY
di YoY Performing Arts, IVONA e Tyche
YTI (Your Tactile Identity) è un progetto radicale e un manifesto artistico nato dall’incontro tra le compagnie YoY Performing Arts, IVONA e Tyche, che celebra il potenziale trasformativo della collaborazione.
In un’epoca segnata dalla distanza e dalla polarizzazione, YTI si configura come un atto politico che esalta la vicinanza, offrendo una risposta artistica all’urgenza di costruire spazi comuni, abitare le differenze e trasformarle in motore di creazione collettiva.
Rifiutando la paura dell’altro, YTI valorizza la ricchezza della contaminazione e dimostra che la collaborazione non è solo possibile, ma imprescindibile. Il movimento si fa metafora di una società capace di riconoscere il valore delle diversità senza ridurle a uniformità. I tre linguaggi coreografici si intrecciano come trame di un tessuto complesso e vibrante, dove la differenza alimenta il dialogo e il movimento diventa un atto di ascolto profondo.


Il progetto è sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

 

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