
DIVE
Vetrina della giovane danza d’autore
♦ repliche ore 19 e ore 19.30
di Nanouk
autori e interpreti Marianna Basso e Daniel Tosseghini
musiche Andrea Cauduro
voce Giovanni Onorato
produzione Associazione House of IVONA
con il sostegno di A.s.d. IL GECKO Tarantasca
durata 11 minuti
La maggior parte di noi è affetta dalla sindrome del pesce rosso, rimaniamo nella nostra graziosa boccia di vetro, escludendo il diverso e limitando la percezione del mondo in cui viviamo.
Se si aumenta la dimensione dell’acquario, il pesce rosso continuerà a crescere. Al contrario, se si tiene un pesce rosso in una piccola boccia, smetterà di crescere o addirittura morirà.
Se qualcuno proveniente da un altro mondo giungesse sulla Terra e osservasse l’umanità, probabilmente troverebbe incredibilmente strani e persino immorali comportamenti che per noi sono del tutto normali. Le dinamiche sociali, i conflitti, la continua ricerca di identità, le rigidità nei ruoli di genere e nelle aspettative culturali apparirebbero completamente incomprensibili se osservati senza il filtro delle nostre convinzioni e abitudini quotidiane.
Vi immaginate un primo incontro dove il tempo e lo spazio si ferma e dove voi possiate essere totalmente puri?
Anima pura, un’anima che cerca di non farsi contagiare mai dal male, dalla cattiveria, dall’invidia e dalle brutture presenti in questo mondo senza mai smettere di meravigliarsi di tutto ciò che c’è di bello.
La prospettiva aliena permetterebbe di scoprire che in fondo non siamo poi così diversi da una massa di esseri che cerca di definirsi, attraverso personalità stereotipate, addobbiamo il nostro corpo, arricchiamo la nostra quotidianità di vizi e abitudini malsane.
L’alieno potrebbe rivelarsi una sorta di specchio, in cui riflettere le contraddizioni e le illusioni che guidano la nostra esistenza, invitandoci a mettere in discussione veramente cosa significa essere umani.
Ciò che è diverso è anche destabilizzante, l’essere umano non sempre sa come approcciarsi a questa diversità.
ph. Filippo Bonelli