Al via la decima edizione di ResiDance, l’azione del Network Anticorpi XL
dedicata ai luoghi e ai progetti di residenza per le creazioni coreografiche
Cinque progetti artistici, 19 periodi di residenza in 14 luoghi d’Italia da abitare, per un totale di 180 giorni di ricerca: prende avvio la decima edizione di ResiDance, l’azione del Network Anticorpi XL dedicata ai progetti di residenza per le creazioni coreografiche che sostiene la ricerca di artisti e artiste, per riflettere e agire sui processi di creazione e produzione di nuove opere contemporanee.
Per la nuova annualità i partner di rete che aderiscono all’azione hanno selezionato Fabrizio Favale con le sue Danze Americane, lavoro in forma di assolo che sceglie di concentrare l’attenzione sulle tecniche ideate e messe a punto da Merce Cunningham, José Limón e su alcuni obiettivi della danza di Trisha Brown, Ilaria Romano con il progetto di sperimentazione sul rapporto di assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e partitura musicale dal titolo My ever changing strings e tre giovani autori che hanno preso parte alla Vetrina della giovane danza d’autore 2023: Michele Ifigenia Colturi, Pablo Ezequiel Rizzo e Vittorio Pagani. Atteone, il nuovo lavoro di Michele Ifigenia Colturi sostenuto dall’azione, si incentra su un’unica figura danzante volta a rappresentare una metamorfosi tragica mentre SEX.EXE di Pablo Ezequiel Rizzo intende creare una dimensione simbolica tramite la costruzione di immagini archetipiche, tra danza, arte visiva, parola e tecnologia, per sollevare domande e riflessioni intorno al tema dell’oggettificazione del corpo. Vittorio Pagani con il suo Hinterlands – o Come Interpretare il Tuo Ruolo al Meglio esplora invece attraverso testi, danza e proiezioni gli effetti della mascolinità tossica che si scontra con l’affermarsi di un’individualità personale.
Artisti e artiste affermati e giovani autori e autrici saranno accolti dai diversi partner realizzando così non solo un percorso di ricerca, ma un attraversamento di luoghi e comunità. ResiDance garantisce infatti una media di tre periodi di residenza per ciascun autore/autrice da svolgere ognuno in una struttura diversa al fine di incentivare il confronto con le diverse comunità di riferimento.
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