Oscilla – connections in space | primo studio
coreografia e movimento, programmazione sensori Simone Arganini
musica e live electronics Daniele Fabris
luci e VJing Amerigo Piana
durata 25 minuti
Questa collaborazione nasce dall’incontro di tre artisti con un percorso formativo nella musica elettronica accademica che in seguito, pur avendo mosso mosso i loro passi in ambiti diversi, sono rimasti accomunati dall’interesse per la tecnologia e il suo utilizzo come agente di contaminazione tra diverse arti performative.
Nella ricerca alla base di Oscilla, l’utilizzo della tecnologia parte da un movente ludico, ma presto diventa strumento d’indagine di relazioni e interazioni possibili, e perno di integrazione tra una performance di danza, un live set di musica elettronica e una sessione di VJing in cui sono manipolati video e luci.
Il performer indossa sensori di movimento i cui dati passano attraverso software programmati e azionati in tempo reale. Grazie a questo sistema si instaura una relazione complessa tra essere umano e macchina, un dialogo interattivo in cui il movimento, il suono spazializzato, le luci di scena e il video 3D sono legati e si sviluppano uno in risposta all’altro. Questi elementi si combinano nel rendere l’ambiente uno spazio aumentato la cui natura è inizialmente sconosciuta: qui si trova il performer, che abita la scena e il proprio corpo cercando di svelarne il mistero.
In Oscilla la tecnologia interattiva diventa quindi un pretesto per esplorare la qualità delle relazioni: dell’umano con se stesso e dell’umano con il non umano.