I have seen that face before
Vetrina della giovane danza d’autore
coreografia, ideazione e regia Giovanni Insaudo
assistente alla coreografia Sandra Salietti Aguilera
danza Sandra Salietti Aguilera, Hélias Dorvault
drammaturgia Giovanni Insaudo, Giulia Menti
video Alfonso Fernández Sánchez
disegno luci e costumi Giovanni Insaudo
musiche Woodkid – Seen That Face Before / Minus Sixty One, Son Lux – Sever, BFRND & Vladimir Cauchemar – Hedge Fund Trance part. 1, Jerskin Fendrix – Bella and Max | Poor Things (Original Motion Picture Soundtrack)
organizzazione e management Giulia Menti
produzione I Vespri
coproduzione TanzLabor ROXY Ulm, DANCEHAUS più
con il supporto di Twain_Direzioni Altre
durata 25 minuti
I’VE SEEN THAT FACE BEFORE è nato dal mio bisogno di ricordare cosa provavo quando mi esibivo sul palco, in particolare quei momenti tra la fine della performance e gli applausi.
I‘VE SEEN THAT FACE BEFORE è un’immersione profonda nel mondo interiore dell’interprete, esplorando il delicato istante tra la fine di una performance, il ritorno dei danzatori sul palco e l’incontro con il pubblico.
Un’analisi delle possibilità fisiche e cinematografiche contenute in quei 15 secondi che passano tra il termine di una performance e gli applausi.
Il sudore degli ultimi passi, l’oscurità del blackout e la luce che ritorna per fare gli inchini.
Il progetto analizza lo spettro delle emozioni contenute in quei momenti, indagando il contrasto tra lo sforzo fisico della performance e l’umile accettazione degli applausi, aprendo un dialogo sulla vera conclusione di uno spettacolo e il suo impatto sul pubblico e sugli artisti.
ll coreografo mira a destrutturare il momento di chiusura di uno spettacolo, reinterpretando la “fine” non come un epilogo ma come una potenziale rinascita di emozioni ed energia. Analizzando l’atto di essere osservati durante gli inchini, si cerca di capire cosa si innesca in un corpo danzante e quali ripercussioni ciò può avere sugli interpreti e sul pubblico. Il concept si sviluppa dal desiderio di esplorare la partecipazione del pubblico come elemento attivo, trasformando gli applausi in un nuovo atto performante.
Sono gli inchini stessi una conclusione o una performance in sé, parte integrante dello spettacolo? L’interprete ha la possibilità di staccarsi dalla performance, o essere osservato è un prolungamento della stessa?
ph. David Kalwar
* serata Vetrina della giovane danza d’autore con:
Giovanni Insaudo I have seen that face before
Roberta Maimone Wonder, Love
Mariagiulia Serantoni AGiTA – Il corpo elettrico
durata serata 75’ con intervallo