AMELIA
Vetrina della giovane danza d’autore
di e con Priscilla Pizziol e Edoardo Sgambato
musiche originali e sound design Walter Laureti
costumi Mariangela Di Domenico
produzione Zerogrammi
con il sostegno di TAP_Torino Arti Performative, Regione Piemonte, MIC – Ministero della Cultura
durata 22 minuti
AMELIA è un elogio alla fragilità, un invito a immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita.
Due corpi abitano una sedia sola; condividono la propria solitudine cercando di ricordare vissuti, mondi e tempi passati. Il (non) racconto prosegue per frammenti confusi; un flusso costante di memorie – e non memorie – a cui le due figure tentano di aggrapparsi nel tentativo di trattenere il ricordo e di non perdere quei piccoli gesti all’interno dei quali riconoscere se stessi.
La sedia esiste, respira, conosce ogni segreto; diventa il luogo capace di custodire confusioni e sentimenti. Un unico oggetto come punto di riferimento a cui tornare per ricomporre il proprio passato e orientarsi nel presente.
La luce modifica la percezione del tempo e dello spazio dando vita ad un’esperienza nel dolore nostalgico dell’assenza. Un dialogo tra solitudini, ma con una voce all’unisono che cerca di sfuggire alla perdita: dell’altro, della memoria, del senso.
Il paesaggio sonoro è lo spazio armonico in cui dialogano passato e presente. Il moto perpetuo della risacca apre la porta al sogno, alla possibilità onirica di dimenticarsi del presente. Nell’ipnosi ritmica che richiama il dondolio placido dell’acqua, la fatica può liquefarsi e lasciare finalmente spazio al riposo.
* serata Vetrina della giovane danza d’autore con:
Mariangela Di Santo KLORE
Michael Incarbone FALLEN ANGELS
Claudio Larena Spintə (Quasi caduta)
Collettivo Macula Amelia
durata serata 85’ con intervallo