Pratiche di ascolto

Laboratorio pittura con Macro.Glossa | Festival Ammutinamenti 2022

Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore nasce come spazio in cui approfondire l’ascolto di se stessi e di corpi altri, coltivare il valore della condivisione, indagare il potere espressivo del movimento e avvicinarsi ai differenti linguaggi performativi dei protagonisti e delle protagoniste del Festival.
Le molteplici attività realizzate in questa edizione, significativamente ampliate rispetto allo scorso anno non solo in termini numerici, ma anche nella tipologia delle proposte, hanno mosso l’entusiasmo della nostra comunità, coinvolgendo persone tra i 10 e i 70 anni.

Tra gli artisti e le artiste che hanno condiviso le proprie pratiche di movimento, Daniele Ninarello, autore di fama internazionale attivo nel campo della performing art, ha tenuto con un nutrito gruppo di allieve delle scuole di danza del territorio una masterclass che ha tratto ispirazione dalla sua creazione Pastorale, portata in scena al Festival. 
“I suoi lavori sono spesso costituiti da pratiche di movimento che si dispiegano in una dimensione coreografica esperienziale, dove i corpi sono spesso orientati e tenuti in vita da una coscienza collettiva”, recita la bio dell’artista. Ed è proprio quanto è avvenuto durante la sua pratica: esercitando l’ascolto reciproco tra le partecipanti, Daniele ha stimolato una ‘coscienza collettiva’ permettendo loro di unirsi al fuori e all’altro. Un’esperienza che, come testimoniato da più partecipanti, ha permesso inoltre di entrare più in profondità nello spettacolo che hanno avuto poi modo di vedere al Festival e nella relazione con l’artista.
Anche Laura Gazzani, giovane autrice che ad Ammutinamenti ha presentato il suo Walter, ha proposto una pratica legata al gesto che ha spinto coloro che ne hanno preso parte ad indagare la percezione del corpo, guidandoli verso una maggiore consapevolezza e dando vita al contempo a un ecosistema in cui rintracciare il piacere dello stare insieme.

La pittura intuitiva guidata da Martina Ravaioli (Macro.Glossa) ha permesso invece ad adulti e bambini di esplorare il proprio mondo interiore ed entrare in contatto con l’io più profondo attraverso la tela e i colori, liberando in maniera divertente il lato creativo di ognuno.

Un dolce risveglio invece quello con la pratica di anatomia esperienzale di Rita Valbonesi che ha proposto un lavoro incentrato sull’andamento energetico della linea mediana – quella che anatomicamente corrisponde alla colonna vertebrale –  per migliorarne la consapevolezza e la percezione.

Le pratiche di inclusione artistica degli Attraversamenti hanno poi favorito l’incontro tra giovani artisti, artiste e persone diversamente abili e la scoperta delle diverse qualità di ciascun corpo, abbandonando la forma della scrittura coreografica per scoprire il ritmo e imparando a gestire la capacità di darsi all’altro e di ricevere da esso.

Accanto alla performance collettiva Vibes#3 che ha reso protagonisti gli spettatori e le spettatrici e le allieve delle scuole di danza di Ravenna e al laboratorio di movimento DEVICE dedicato a giovanissimi e adolescenti, Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore ha sviluppato anche alcuni incontri con artisti e artiste come quello avvenuto con Francesca Foscarini, autrice affermata nel panorama internazionale che al Festival ha portato in scena PUNK. Kill me please, creazione selezionata dal gruppo di Visionari di Ravenna. Partendo proprio da quanto visto in scena, si è costruita una ricca condivisione di riflessioni e curiosità tra pubblico e artista.
Numerosi inoltre i laboratori sulla visione degli spettacoli che sono proseguiti a Festival concluso e che hanno alimentato il dialogo intorno allo spettacolo dal vivo, momenti in cui i più curiosi spettatori e spettatrici, che da tempo seguono Ammutinamenti, insieme a Giulia Melandri e Francesca Serena Casadio di Cantieri Danza hanno stimolato curiosità e approfondimenti intorno ai processi creativi contemporanei.

 

ph. Dario Bonazza