Il pomeriggio del 31 agosto ho iniziato una nuova esperienza presso le Artificerie Almagià a Ravenna.
Il progetto prende il nome di Training Days e ha lo scopo di formare giovani ragazzi appassionati di spettacolo nella gestione di un festival o di un evento culturale attraverso lezioni teoriche e partecipazione al retroscena di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore.
Appena arrivata ho conosciuto le mie compagne d’avventura, Bianca e Nicol, e lo staff che ci ha accolte in maniera calorosa.
Fin da subito sono rimasta affascinata dal lavoro che avremmo dovuto compiere nei giorni successivi e ho pensato a quanto questa esperienza sarebbe stata formativa e incredibile.
Quello che infatti mi ha spinta a iscrivermi, è stata l’opportunità di conciliare una mia grande passione, la danza, con una realtà completamente nuova di cui sono molto curiosa, l’organizzazione di un evento culturale.
In questi giorni ho avuto la possibilità di svolgere diverse attività: lezioni teoriche, laboratori, preparazione del materiale per i partecipanti del festival, affiancamento allo staff durante le ore lavorative e visione degli spettacoli.
L’essere stata quindi discente, lavoratrice e spettatrice è stato per me un enorme vantaggio che mi ha aiutata a entrare più velocemente nell’atmosfera del festival.
In questo modo sono riuscita ad avere una visione a 360 gradi dell’immenso lavoro che si nasconde dietro alla bellezza degli spettacoli, che da ballerina non avevo mai considerato.
Come artista ho sempre pensato che lo spettatore fosse esclusivamente alla ricerca della bellezza coreografica, mentre questa avventura mi ha insegnato che anche l’allestimento esterno è parte essenziale di un evento. È stato infatti interessante notare come, a volte, il giudizio del pubblico può cambiare in base all’accoglienza o alla puntualità o al ritardo di inizio dello spettacolo.
Uno degli elementi che ho apprezzato maggiormente è stata la possibilità di avere un continuo confronto con lo staff per discutere o riflettere di qualsiasi argomento che mi venisse in mente.
Sottolineo l’influenza positiva che questa esperienza mi ha lasciato, sia per avermi fatta riavvicinare alla danza, sia per aver soddisfatto molte mie curiosità del settore di eventi culturali, rendendo così la mia prima esperienza nell’ambito lavorativo fantastica.
Una realtà che descriverei come una ricerca costante della bellezza. Mi sono sentita parte di una macchina creatrice d’arte, dove ogni singolo membro aspira alla creazione del perfetto.
Lo staff alla ricerca continua di soluzioni a problemi improvvisi, i ballerini e coreografi ansiosi di mostrare i loro lavori e di trasmettere emozioni al pubblico e i tecnici che, oltre a costruire gli spazi di spettacolo, soddisfano le richieste dei coreografi rendendo la scena più magica.
Ho condiviso fin dal primo momento la passione comune di questa grande macchina: la produzione d’arte e la diffusione della sua bellezza.
Novità, bellezza, dedizione, rispetto, soluzione, ricerca e perfezione sono le parole che riassumono questa esperienza.
Federica Benelli