Corpo a corpo
Cosa c’è di più autentico di un corpo a corpo?
Diciamolo chiaro e nudo:
è proprio nel corpo-a-corpo con gli spazi urbani, con il pubblico, con se stessi che Ammutinamenti ha trovato la sua sintesi e identità di Festival di danza urbana e d’autore.
E quest’anno, alla quindicesima edizione, ne sancisce la fisionomia come di una matura freschezza senza età.
Corpo a corpo con la Darsena di città (habitat stabile di Darsena Dance Raids, ma sempre immacolato per accogliere nuovi confronti con la danza contemporanea).
Corpo a corpo con l’IN e l’OUT delle Artificerie Almagià e le sperimentazioni della Vetrina della giovane danza d’autore.
Corpo a corpo con il pubblico in una libera connessione priva di liturgie e di separazioni fra osservazione e azione, fra spettatore e artista, fra spazio della rappresentazione e spazio dell’emozione.
E altro ancora.
Forme, espressioni, linguaggi che infine cercano una cosa sola: un corpo a corpo con se stessi, la più profonda e audace delle arti.