
La storia di Q | performance-laboratorio
LA STORIA DI Q – Alessandro Carboni
Performance/laboratorio per 25 bambini, dai 5 anni
Progetto vincitore di CollaborAction kids – azione del Network Anticorpi XL 2022/2023
L’evento è realizzato da Teatro del Drago in collaborazione con Cantieri Danza
nell’ambito del Festival Arrivano dal mare e della rassegna ToDay ToDance
L’appuntamento si inserisce anche nel cartellone di E’ BAL – Palcoscenici per danza contemporanea
La Storia di Q prende liberamente spunto dal testo pubblicato per la prima volta nel 1884, Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni di Edwin A. Abbott, un romanzo fantascientifico che narra la vita in un mondo formato da solo due dimensioni – come un enorme foglio di carta – abitato da migliaia di figure geometriche (quadrati, triangoli, paralleli, cerchi) che parlano e si comportano come uomini. Questo mondo bidimensionale viene raccontato da un suo abitante, Quadrato, che narra della vita dentro Flatlandia, e nello spettacolo diviene il personaggio mediatore Q. Partendo da questo testo per adulti, l’artista riscrive la storia ad un linguaggio adatto all’infanzia per facilitare la comprensione. Attraverso la manipolazione di forme di carta, l’artista propone ai bambini di immaginare e conoscere le abitudini degli strani abitanti di Flatlandia: come si muovono, come si riconoscono, come si relazionano fra loro… Nella performance i bambini assistono a l’emozionante sogno di Q, nel quale – attraverso il dialogo con una Sfera – il quadrato conosce la sconvolgente realtà dello spazio tridimensionale e le possibilità di movimento che gli oggetti hanno all’interno del mondo di Spacelandia.
Successivamente alla performance, attraverso l’utilizzo e la manipolazione di materiali bidimensionali (carta) e tridimensionali (oggetti di uso quotidiano), la musica e il movimento creativo, i bambini vengono coinvolti nel laboratorio. I bambini giocano e imparano intorno ai concetti di: pieno e vuoto, linea-confine-limite, spazio e direzioni, dentro e fuori, forme geometriche e la loro combinazione, spazio personale e lo spazio generale, parti del corpo e la relazione fra esse, bidimensionalità e tridimensionalità, volumi, livelli e azioni di movimento.
Alessandro Carboni intreccia in modo esclusivo ricerca performativa, indagine visiva, geografia sperimentale e Critical Cartography, con un’attenzione speciale alle pratiche di trasmissione e condivisione. Coreografo e performer attivo tra Europa e Asia, il lavoro di Carboni abita gli spazi urbani, disegna traiettorie e riscrive le volumetrie di teatri e musei. La sua ricerca orbita attorno alla complessa rete di permutazioni tra lo spazio e i suoi elementi costitutivi – luoghi, persone, relazioni –, tutti piani di proiezione da cui emergono questioni critiche sul contemporaneo. Come docente e formatore, ha dedicato le sue ricerche allo sviluppo di metodi e processi creativi in ambito artistico, sociale, di educazione all’impresa e innovazione, scolastico di ogni ordine e grado, e dell’aggiornamento per gli insegnanti. Ha tenuto lezioni, corsi e conferenze in numerose istituzioni accademiche e non accademiche.