Allenamenti per l’altra dimensione
dimension / dimensione
Un tempo si è creduto che esistessero solo tre dimensioni. Si parlava allora della “quarta dimensione” come di una possibilità straordinaria e bizzarra. Questo perché si vivevano lo spazio e il tempo in maniera separata. Per esempio, si misurava il tempo con quella che si chiamava cronologia e con gli strumenti di misurazione che si chiamavano clessidra ad acqua, clepsamia, orologio, pendola e orologio da polso. Nello stesso modo si misurava lo spazio. Oggi che le dimensioni si sono dilatate e mescolate allo stesso tempo, sappiamo che possiamo “scivolare” da una dimensione all’altra, a volte senza volerlo, “merda, siamo scivolate in un’altra dimensione” (Christiane Rochefort, Per fortuna andiamo incontro all’estate, Gallia, età della gloria).
Wittig, M., Zeig S., Appunti per un dizionario delle amanti (1976).
Nelle giornate di laboratorio ci dedicheremo alla ricerca dei varchi per l’altra dimensione. Sperimenteremo il contatto con corpi umani, aria, pavimenti, pareti e altre materie intelligenti che ci circondano. Faremo esperienza di pratiche corporee che scardinano il paradigma della visione e fanno emergere tutte le potenzialità di un paradigma tattile che considera il contatto la prima e principale forma di conoscenza. Gli allenamenti metteranno in campo il repertorio prodotto dagli anni Ottanta ad oggi da Monica Francia. Il repertorio è composto da pratiche e partiture realizzate per la creazione di spettacoli, per la preparazione alla scena e per laboratori nelle scuole e in svariati contesti, adatti a persone di ogni genere ed età. Su queste pratiche agirà il processo di riscrittura e rinominazione portato avanti dal progetto di ricerca archivia di Zoe Francia Lamattina. archivia è un’indagine sulla trasmissione corpo a corpo come dispositivo non normativo di archiviazione, nonché una ricerca volta a manomettere il principio dell’eredità patriarcale.
Con Zoe Francia Lamattina e alcune componenti del gruppo di ricerca archivia, esploreremo alcuni modi di attivare la dimensione corporea in stretta prossimità con la dimensione discorsiva, al fine di farle slittare una sull’altra e produrre effetti inaspettati. Non si possono trasformare le teorie senza trasformare le pratiche e viceversa.
per chi
Il laboratorio è destinato a persone che, con o senza esperienza nella danza, scelgono di dedicarsi alle arti performative e desiderano sperimentare la trasmissione corpo a corpo. Per partecipare non sono necessarie particolari qualità o capacità acquisite precedentemente, ma il desiderio di sperimentare percezioni ribaltate.
come iscriversi
Inviare una mail a: recuperopratiche2022@gmail.com, con: 1) una lista, anche brevissima, di cose che ti producono gioia, 2) i propri dati: nata a , il, residente in , via e città, codice fiscale, cellulare, e-mail. I dati sono necessari per il tesseramento ad ASI.
costo
Tre possibilità in base alla disponibilità economica e al desiderio di sostenere la ricerca: 1) 100€ 2) 150€ 3) 200€
Il costo è comprensivo di tesseramento ad ASI (€3,50).
Monica Francia, cresciuta nell’ambiente della danza di avanguardia di New York alla fine degli anni Settanta, decide di intraprendere un percorso originale di ricerca nell’ambito della danza contemporanea italiana. Dal 1981, anno in cui fonda a Ravenna il gruppo teatrale Linea Maginot, si dedica alla ricerca di un linguaggio/metodo personale e alla creazione di opere d’autore, azioni e progetti, trovando sempre nuovi modi di considerare la danza e il prodotto coreografico. Dal 2019 fonda l’associazione CorpoGiochi ASD con lo scopo di realizzare i laboratori condotti da istruttrici certificate e formate sul metodo CorpoGiochi®.
CorpoGiochi® è una metodologia attivata per ogni corpo, sia adulto che bambino, consolidata in anni di lavoro, studi e osservazioni sul campo e ogni volta rimodulata per il contesto specifico: comunità già esistenti o gruppi riuniti grazie a una chiamata pubblica proposta nell’ambito di festival, eventi culturali e rassegne.
archivia è un progetto di ricerca coreografica desiderato da Zoe Francia Lamattina, artista e performer, figlia di Monica Francia. L’obiettivo è manomettere il dispositivo normativo della memoria e dell’eredità per articolare nuove modalità di relazione e di contatto tra corpi. archivia intende stare a stretto contatto con la materia morta-viva di un archivio coreografico, trattando il rapporto con un altro tempo e un altro mondo poetico- politico tramite l’esercizio di una pressione leggera sui suoi resti, le sue tracce, le sue incrostazioni. Ri-maneggiando senza nostalgia le impronte lasciate, archivia vuole scardinare il principio museale e rimettere in circolo il materiale in un sistema che tracci la trasformazione reciproca dei corpi e del repertorio. archivia si compone di sessioni di ripetizione delle pratiche e delle partiture trasmesse e di intense assemblee di rinominazione che inventano nuove narrazioni e nuovi nomi utili a dare nuova vita al repertorio. Il gruppo di ricerca archivia è in costante trasformazione, con le presenze stabili di Ida Malfatti alle teorie e Sara Zannoni alle illustrazioni e alla logistica.
*disegni di Nicole Zecca – @nikichii