Dal 7 al 15 ottobre 2018, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, la Rete ha realizzato Intercity, una programmazione diffusa sul territorio con eventi e iniziative di danza in luoghi storico-artistici delle otto città d’arte dell’Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Modena (Fiorano Modenese), Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini (Santarcangelo di Romagna).
In occasione della settimana di EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità, Intercity ha promosso il patrimonio artistico materiale e immateriale con eventi site-specific realizzati dalle compagnie di danza regionali fra le più affermate.
La relazione tra corpo e spazio urbano è un topos della cultura contemporanea e la danza è uno dei campi di indagine più interessanti per investigare il valore e la funzione dell’arte nella ri-definizione del nostro habitat, delle modalità di fruizione dello spazio pubblico e del nostro patrimonio architettonico e paesaggistico. Intercity ha creato una geografia sensibile, dove le atmosfere delle città – con le loro architetture, monumenti, paesaggi, con la vita che vi si svolge – sono divenute elemento costitutivo di eventi capaci di emozionare, suggestionare, porre riflessioni nello spettatore. Il tessuto urbano è testimonianza concreta della continua negoziazione tra uomo e natura, delle relazioni esistenti tra la forma naturale del territorio e la cultura delle popolazioni che vi risiedono. È il disegno che il filo del tempo tesse, legando la trama dei saperi, dei desideri e delle attività di una comunità all’ordito dei luoghi geografici che essa abita. È creazione collettiva e costante, che ciascuna comunità attua nella sedimentazione di opere, nell’elaborazione del proprio passato per protendersi verso il futuro. Per un disegno organico dei differenti elementi che compongono il tessuto urbano è necessaria un’opera di rigenerazione che deve partire, innanzitutto, da quell’incessante (cre)azione collettiva che ridisegna e ridefinisce il proprio ambiente. Riappropriarsi dello spazio urbano è anche un gesto politico, che reinterpreta e rivitalizza le città. Luoghi ordinari si trasformano temporaneamente in straordinari, in spazi in cui la ri-semantizzazione appare come provvisoria, ma si imprime nella memoria dei fruitori e della città, dando corpo a nuovi percorsi dell’immaginario.
Intercity si è inoltre intersecato con Appunti per un terzo paesaggio, progetto transdisciplinare tra arti visive, performative, narrazioni e urbanistica ispirato alle riflessioni del paesaggista francese Gilles Clément, ideato e curato da Rete Almagià di Ravenna, che ha affiancato ai momenti performativi e spettacolari occasioni di riflessione e approfondimento attraverso uno sguardo dilatato e rizomatico sull’esperienza del terzo paesaggio nei nostri territori.
Iniziativa promossa dai partner della Rete Anticorpi con il contributo di:
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